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Ciao Don Francesco, uomo buono
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- Pubblicato: Venerdì, 05 Febbraio 2021 14:51
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Oggi 5 febbraio 2021 Don Vincenzo Bracci, Priore dei Monaci Benedettini Silvestrini di Fabriano, ci ha comunicato che alle 9,35 è salito al cielo Don Francesco Zambon (Nerino all'anagrafe) Parroco di Nostra Signora di Czestochowa per tanti anni e fino al 2015, quando i Silvestrini hanno definitivamente lasciato la guida della Parrocchia ad un Parroco Diocesano.
Don Francesco, presente nel nostro quartiere fin dal 1982, già da giovane Sacerdote si impegnò nel tessuto sociale di La Rustica, animando la vita del quartiere fino a ideare una gara annuale tra le Vie che chiamò “Giochi Senza Frontiere” nei quali gli abitanti delle vie principali costituivano una squadra con colori e bandiera e provavano a vincere “il Palio delle Vie”, con una forte spinta all'aggregazione degli abitanti. Sempre col sorriso e disponibile con chiunque chiedesse aiuto, sostegno, una parola di conforto. Molti lo ricordano anche come insegnante di religione alle scuole medie.
Un periodo molto fertile nella animazione sociale del quartiere, e dell'Oratorio dove nacquero associazioni di Giovani come gli "Amici della Domenica" divenuti poi “Vivirustica”.
Succedette come Parroco a Don Ugo Peressin ed a Don Domenico Grandoni, ospitò in Parrocchia questo “Comitato di Quartiere La Rustica” appena costituito.
Mise a disposizione il teatro e l'Oratorio per la prima iniziativa sociale e culturale del CDQ “Il Nostro Territorio – La riscoperta del vivere insieme l'ambiente … è cultura” che dal novembre del '92 a febbraio del '93, coinvolse, a partire dalle scuole, 19 soggetti dell'associazionismo del quartiere, comunale, parrocchiale, sportivo, e sociale.
Su Strada Aperta, giornalino parrocchiale, non mancava mai uno spazio per le notizie del CDQ La Rustica e per le ricerche storiche di Alvise Mario Giuliana, di cui per altro proprio in questi giorni ricorre un anno dalla scomparsa.
Negli anni a seguire, si prodigò molto affinchè l'Oratorio, dopo un periodo di quasi abbandono, divenisse una struttura che potesse supplire all'assenza di luoghi pubblici di aggregazione: ospitò il Basket La Rustica, l'ASD Czestochowa, diede più spazio alla Caritas, aiutò la cooperativa di volontari in sostegno alle Famiglie, creando con loro un punto di ascolto e l'Oratorio dei Piccoli di supporto alla Genitorialità. Non fece mai mancare il suo supporto al gruppo dei donatori di sangue ed era sempre pronto a partire con la “comunità errante”, anche per raggiungere le sue tanto amate montagne.
Anni di fermento quasi azzerati dall'involuzione degli eventi da una parte e dall’altra da singoli individui che hanno remato contro, perché non concepiscono che La Rustica possa diventare una comunità anche composita ma viva e che si riconosca nella propria identità e nelle proprie radici.
Grazie Don Francesco, uomo buono.
Sabato 6 febbraio alle 16:30 in parrocchia ci sarà una messa in sua memoria, in contemporanea con il suo funerale.